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Joe Cocker front
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Joe Cocker, all'anagrafe John Robert Cocker (Sheffield, 20 maggio 1944 – Crawford, 22 dicembre 2014), è stato un cantante britannico.

Inizia la sua carriera musicale nella sua città natale, all'età di 15 anni; la sua prima band è gli Avengers (con il nome di Vance Arnold), seguita dai Big Blues (1963), e infine The Grease Band (1966). Il suo primo singolo è la cover dei Beatles I'll Cry Instead, dall'album A Hard Day's Night.

Dopo un qualche successo in Gran Bretagna con il singolo Marjorine, la sua fama scoppia con la sua versione di With a Little Help from My Friends, un'altra cover beatlesiana stavolta dall'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Questa versione, con Jimmy Page alla chitarra solista, diviene prima nelle classifiche inglesi per una settimana nel novembre 1968.

Nel 1969 canta a Woodstock, e la sua interpretazione del brano di Leon Russell Delta Lady è un nuovo successo. Continua la sua serie di cover dei Beatles nel 1970 con una versione di She Came In Through the Bathroom Window dall'album Abbey Road. Mentre il suo successo in Gran Bretagna comincia a scemare, entra nelle classifiche statunitensi con Cry Me a River e Feelin' Alright; nel 1970, la sua versione live di The Letter dei Box Tops, che appare nell'album dal vivo Mad Dogs & Englishmen, è il primo hit che raggiunge la Top Ten USA.

Nel 1969 appare all'Ed Sullivan Show. La sua interpretazione ha spesso un'intensità fisica, spesso presa in giro da John Belushi nei suoi spettacoli: al Saturday Night Live ci fu anche un duetto improvvisato tra di loro, in una puntata in cui Cocker era ospite.

All'inizio degli anni settanta la sua carriera si blocca per una serie di problemi soprattutto legati all'abuso di alcol; Cocker ritorna però prepotentemente a scalare le classifiche nella seconda metà degli anni ottanta, con la sua versione di You Can Leave Your Hat On, scritta da Randy Newman, dal film 9 settimane e ½. È di inizio decennio però il duetto Up Where We Belong, (brano scritto da Buffy Sainte-Marie e Will Jennings) e cantato con Jennifer Warnes dal film Ufficiale e gentiluomo; Oscar per la miglior canzone); più in là nel tempo arriveranno Unchain My Heart, When the Night Comes, N'oubliez jamais e un duetto con Eros Ramazzotti realizzato nel 1998, That's All I Need to Know, inserito nell'album live Eros live di Eros.

Cocker ha inciso un nuovo album Hard Knocks in uscita il 5 ottobre 2010. Il disco, il primo di inediti dopo otto anni, è prodotto da Matt Serletic, già al lavoro con Carlos Santana e Matchbox Twenty. L'interprete inglese lo ha presentato il 14 novembre 2010 al Palasharp di Milano, durante l'unica tappa italiana del suo tour europeo autunnale. Cocker e Serletic tornano a lavorare insieme due anni dopo: viene infatti pubblicato il 6 novembre 2012, Fire It Up, il nuovo disco del cantante di Sheffield. All'album segue un tour mondiale che durerà tutto il 2013.

Muore il 22 dicembre 2014 nel suo ranch a Crawford, in Colorado (USA) dopo una lunga battaglia per un cancro ai polmoni.

Thanks for your music Joe.

Joe Cocker
Mad Dogs & Englishmen

 

Nei primi mesi del 1970, fare concerti in giro per il mondo era l'ultimo dei pensieri di Joe Cocker. Dopo due anni intensi di vita on the road, il cantante di Sheffield era intenzionato a staccare la spina per un po' di tempo, ritirandosi in Jamaica a riposare, divertirsi e meditare sulla direzione musicale da intraprendere in futuro. La vacanza però durò poco, infatti fu richiamato al lavoro dal suo produttore e mentore Danny Cordell, in quanto era già stato programmato un tour negli Stati Uniti e, se si fosse rifiutato di parteciparvi, sarebbe andato incontro a gravosi problemi con la casa discografica (in poche parole, non avrebbe mai più fatto una tournee americana).

Preso atto di ciò, Cocker prese il primo volo per Los Angeles dove contattò l'amico e musicista Leon Russel, che aveva già partecipato alle registrazioni del suo album precedente alcuni mesi prima, pregandolo di dargli una mano a formare una nuova band con la quale iniziare i concerti (infatti Cocker alcuni mesi prima aveva sciolto la sua precedente band, la "Grease Band"). Russel, entusiasta all'idea, contattò subito vari musicisti e nel giro di pochi giorni mise insieme un gruppo eccezionale, con addirittura tre batteristi quali Jim Keltner, Chuck Blackwell e Jim Gordon (ottimo batterista, già con Delaney & Bonnie, poi Dominos con Clapton, Traffic ecc, fino a quando a metà anni '80 uccise la madre che secondo lui "attirava presenze maligne" e fu arrestato), una sezione di fiati composta da Bobby Keys (migliore amico di Keith Richards e sassofonista quasi ufficiale degli Stones) e Jim Price, ed un folto gruppo di coristi, lo "Space Choir", tra i quali Claudia Lennear e Rita Coolidge, la quale ebbe una breve relazione con lo stesso Cocker e fu chiamata "Delta Lady" (infatti l'omonima canzone è dedicata a lei). A completare la formazione Carl Radle al basso (anche lui Delaney & Bonnie e poi con Clapton), Chris Stainton al piano e Don Preston alle chitarre.

A causa degli impegni incombenti, il gruppo enorme di musicisti, denominati "Mad Dogs & Englishmen" da una canzone del commediografo e attore inglese Noel Coward, si trovarono a provare la scaletta in fretta e furia; quattro giorni di prove intense, dodici ore al giorno, nei quali registrarono anche il singolo "The Letter/Space Captain", disco di grande successo commerciale. I concerti iniziarono a Detroit, dove furono accolti in maniera entusiasta dal pubblico americano, che apprezzava molto lo spettacolo della band, intenso e coinvolgente come non mai. Le registrazioni di questo live/film furono prese dalle date del 27 e 28 marzo al Fillmore East di New York, storico locale della città, teatro di grandi eventi musicali quali i concerti dei più grandi di sempre, dagli Allman a Jimi Hendrix.

Il repertorio era basato su cover di grandi classici rock, soul e R'n B, ma quasi completamente modificati negli arrangiamenti e nell'interpretazione dalla band, in alcuni casi addirittura rivitalizzati; basti pensare all' ottima "Honky Tonk Women" degli Stones, che prese nuova vita con un arrangiamento R'nB eccezionale, o la celeberrima "She Came In Thru The Bathroom Window", canzone presente nel "Sergente Pepper" dei Beatles, che fu migliorata dal lavoro dei musicisti, diventando una delle canzoni più amate dai fan del cantante inglese. Da sottolineare la meravigliosa versione di "Bird On a Wire" di Leonard Cohen; inizia con un ottima introduzione soul di Russel al pianoforte, una delicata e sognante ballata dove la voce roca ma allo stesso tempo dolce di Cocker risulta sussurata all'inizio, per poi esplodere nel ritornello, sostenuta egregiamente dallo "Space Choir". Una canzone da brividi, come la successiva "Cry Me a River", tradizionale brano gospel riarrangiato dal gruppo, o l'energica e divertente " Feelin' Allright", cavallo di battaglia di tutta una carriera. A dare un po' di riposo a Cocker, "Superstar", interpretata dalla grande voce di Rita Coolidge, e due brani composti e cantati dallo stesso Leon, quali "Hummingbird" e "Dixie Lullaby". Toccante il "Blue Medley" composto dai brani soul "I'll Drown My Own Tears", "When Something Is Wrong With My Baby" e "I've Been Loving You Too Long" di Otis Redding, dove Cocker sembra toccare con la sua voce il cielo.

Il tour proseguì con grande successo, ma ben presto droga, alcol e personalità molto forti e diverse minarono la serenità della band e l'ultima data a San Bernardino fu quasi come una liberazione dal "mostro" (come definito da Cocker) che si era creato. Stanco, sfiduciato e demoralizzato dalla piega degli eventi, Cocker ci mise almeno un paio d'anni a riprendersi dallo stato di depressione che lo aveva stretto come una morsa; i concerti furono un trionfo, ma pagato a caro prezzo. Il live fu pubblicato ad agosto, arrivando al numero 2 in america, un grande risultato, un grande spettacolo, forse l'apice del successo per il cantante inglese.

 

Review By DeBaser

https://www.debaser.it/recensionidb/ID_40248/Joe_Cocker_Mad_Dogs__Englishmen.htm

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