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Registrato dal vivo al Fillmore Auditorium di San Francisco, il 26-28 settembre del 1968, e pubblicato dalla Columbia nel febbraio del 1969, THE LIVE ADVENTURES OF MIKE BLOOMFIELD AND AL KOOPER viene concepito come il seguito ideale di SUPER SESSION, ma in una nuova e inedita dimensione dal vivo.  Al Kooper, dopo l’esperienza di SUPER SESSION, vuole ritentare l’impresa e telefona a Mike Bloomfield. L’idea è di realizzare un disco dal vivo reclutando una sezione ritmica e suonare davanti a un grande pubblico. Mike Bloomfield viene convinto e suggerisce di chiamare Bill Graham per organizzare il tutto presso il Fillmore.

Prima delle serate al Fillmorei musicisti si ritrovano per le prove presso The Heliport, l’hangar dell’Eliporto di Mill Valley gestito da una band freak che si chiama Anonymous Artists of America. Dopo i primi due giorni, però, vengono sfrattati dal gruppo stesso perché serve di nuovo a loro. Per fortuna arriva in loro soccorso Rock Scully, il manager dei Grateful  Dead, che rimedia un altro posto più confortevole. È già giovedì, le prove stanno finendo e il gruppo suona al Fillmore la sera stessa. 
Mike Bloomfield è sveglio da cinque giorni e dopo le prime due serate crolla. Giocoforza, viene sostituito alla chitarra solista da un giovanissimo Carlos Santana in versione blues. 


Il disco esce nel 1969 su doppio vinile e si tratta di un vero show arricchito da ospiti quali Carlos Santana, Elvin Bishop e i non accreditati Steve Miller e Dave Brown. Nonostante THE LIVE ADVENTURES sia la sintesi di una serie di tre concerti, la ristampa su doppio Cd rimasterizzato e pubblicato nel 1997 non contiene alcun materiale inedito. 

Memorabile l’iniziale cover di "The 59th  Street Bridge Song" con chitarre e organo. "That’s All Right" è un blues con basso e la batteria in apertura del brano al punto giusto e con un Bloomfield al solito sublime con la sua chitarra fluida e altamente espressiva. Particolarmente riusciti i brani strumentali e classici, qui in un’inedita versione, avvalorati dai virtuosismi di Al Kooper alle tastiere e organo e Mike Bloomfield alla chitarra. Splendide "The Weight" di Robbie Robertson e di The Band, "Her Holy Modal Highness" e "Green Onions" (di Booker T & MG’s) e i lunghi assolo di Mike Bloomfield in "Don’t Throw Your Love on Me So Strong" di Albert King, dove è anche voce solista. Kooper pesca, dal repertorio dei Traffic di Stevie Winwood, "Dear Mr. Fantasy", qui in una stupenda versione di oltre 8 minuti in cui ci infilano anche un passaggio di "Hey Jude" dei Beatles. 


Al posto di Mike Bloomfield, entrano in gioco sulla terza facciata Carlos Santana ed Elvin Bishop: ecco "Sonny Boy Williamson", una composizione di Jack Bruce e Paul Jones di oltre 6 minuti cantata da Al Kooper con Carlos Santana chitarra solista e "No More Lonely Nights" di Sonny Boy Williamson di oltre 12 minuti con il vocione di Elvin Bishop e la sua melanconica chitarra solista. 

In fase di montaggio, Al Kooper manipola le registrazioni live, Paul Simon, che è entusiasta dei nastri ascoltati delle loro tre serate e della loro cover di "Feelin’ Groovy" viene reclutato e si presenta subito. Canta allora con Al Kooper in duetto nella parte finale e nell’ultimo verso di "59th Street Bridge Song (Feelin’ Groovy)", una composizione dello stesso Paul Simon. Nel brano "Together ‘Til the End of Time" sul palco si presenta al pianoforte Roosevelt Gook, un vecchio amico di Al Kooper presente anche in SUPER SESSION.

Il doppio live contiene altri meravigliosi blues come "I Wonder Who" e "Mary Ann" di Ray Charles, cantata dallo stesso Al Kooper. Un’esplosione di suoni, un perfetto gusto musicale dove sperimentazione, improvvisazione e fusione di stili e generi musicali come blues, rock e jazz e un pizzico di folle psichedelia sono perfettamente e meravigliosamente assimilati e amalgamati. 
Un album in cui l’intreccio di chitarra (Bloomfield) e l’organo Hammond di Al Kooper toccano momenti epici mai più ripetuti e che rispecchia fedelmente lo spirito del fare musica ad altissimi livelli di quegli anni. Riascoltato oggi, oltre cinquant’anni dopo, è ugualmente e dannatamente attuale e coinvolgente.


THE LIVE ADVENTURES è e resta indubbiamente uno dei più bei live della storia e lo è anche la bellissima copertina illustrata dal quel genio grafico di Norman Rockwell. 
 

Tracce

 

Lato A

  1. Opening Speech – 1:35 – Narratore Mike Bloomfield

  2. The 59th Street Bridge Song (Feelin' Groovy) – 5:34 (Paul Simon)

  3. I Wonder Who – 6:02 (Ray Charles)

  4. Her Holy Modal Highness – 9:00 (Al Kooper, Mike Bloomfield)

Lato B

  1. The Weight – 4:01 (Robbie Robertson)

  2. Mary Ann – 5:19 (Ray Charles)

  3. Together 'Til the End of Time – 4:16 (Frank Wilson)

  4. That's All Right – 3:17 (Arthur "Big Boy" Crudup)

  5. Green Onions – 5:21 (Booker T. JonesSteve Cropper, Lewis Steinberg, Al Jackson Jr.)

Lato C

  1. Al Kooper – Opening Speech – 1:29

  2. Sonny Boy Williamson – 6:04 (Jack Bruce, Paul Jones)

  3. No More Lonely Nights – 12:20 (Sonny Boy Williamson II)

Lato D

  1. Dear Mr. Fantasy – 8:04 (Steve Winwood, Jim Capaldi, Chris Wood)

  2. Don't Throw Your Love on Me so Strong – 10:59 (Albert King)

  3. Finale - Refugee – 1:58 (Al Kooper, Mike Bloomfield)

 

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